Rider in piazza a Varese: il sindacato scende in campo per i diritti dei lavoratori della Gig Economy

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Il presidio dei rider oggi in Piazza XXSettembre (foto varesenews.it)

VARESE, 9 aprile 2025-Piazza XX Settembre è stata teatro di un’assemblea significativa per il mondo del lavoro contemporaneo: i rider, i lavoratori che quotidianamente consegnano a domicilio, soprattutto cibo, in sella alle loro biciclette o moto, si sono riuniti per far sentire la propria voce.

L’iniziativa, promossa dal Nidil Cgil di Varese, la categoria sindacale che si occupa dei lavoratori atipici, ha visto la partecipazione di Francesco Melis del Nidil nazionale, affiancato dalla segretaria provinciale Nidil Marzia Pulvirenti, dall’organizzatore dell’incontro Jacopo Di Pierro e dalla segretaria della Camera del Lavoro di Varese Stefania Filetti.

Secondo i dati forniti dalla Cgil, in Italia si contano circa 30mila rider, una sessantina solo nella provincia di Varese.

Un dato che sottolinea la crescente importanza di questa fetta di forza lavoro, con un 35% impiegato a tempo pieno e la restante parte che svolge questa attività come secondo o terzo impiego. La trentina di rider presenti in piazza a Varese, con un’età compresa tra i 25 e i 35 anni, lavorano principalmente per le piattaforme Glovo e Deliveroo.

L’assemblea aperta di Varese rappresenta la decima tappa di un percorso di ascolto che il Nidil Cgil sta portando avanti in tutta Italia. L’obiettivo è chiaro: costruire una piattaforma contrattuale da sottoporre a Glovo e Deliveroo che preveda un cambiamento radicale per questi lavoratori. Tra le richieste principali spicca il passaggio dall’attuale regime di partita IVA a un contratto di lavoro dipendente, con conseguenti aumenti salariali, la fornitura di dispositivi di sicurezza da parte delle aziende e la garanzia di contributi economici.

La scelta di una piazza pubblica come luogo di incontro non è casuale. Riveste un forte valore simbolico, volto a portare alla luce del sole una categoria di lavoratori spesso invisibile, nonostante il ruolo cruciale che svolge nel portare beni e cibo nelle case degli italiani. I lavoratori della cosiddetta gig economy, le cui prestazioni sono organizzate tramite piattaforme digitali, rappresentano un’economia tutt’altro che marginale, coinvolgendo migliaia di persone, in particolare giovani e stranieri che spesso accettano condizioni precarie per mancanza di alternative o perché ai margini del mercato del lavoro tradizionale.

Le priorità espresse dai rider durante l’assemblea sono molteplici e urgenti. In cima alla lista troviamo la richiesta di un minimo di ore lavorative garantite, tutele fondamentali come l’indennità di malattia, il congedo di maternità, le ferie pagate e, in generale, una maggiore stabilità nel rapporto di lavoro accompagnata da un salario più dignitoso.

Un aspetto cruciale sollevato riguarda il sistema di penalizzazioni adottato dalle piattaforme, spesso determinato da un algoritmo che valuta diversi parametri di prestazione. Questo sistema comporta che i rider con un ranking più alto godano di priorità nella scelta degli ordini e nella gestione del proprio calendario lavorativo, creando ulteriori disparità e incertezze per gli altri lavoratori. Il futuro contratto, secondo le istanze dei rider e del sindacato, dovrà necessariamente tenere conto di questa dinamica, cercando di introdurre maggiore equità e trasparenza.

L’iniziativa del Nidil Cgil di Varese si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione verso i diritti dei lavoratori della gig economy. La mobilitazione dei rider in piazza rappresenta un segnale forte della volontà di questi lavoratori di non rimanere invisibili e di rivendicare tutele e diritti fondamentali, aprendo una nuova e importante frontiera per la contrattazione sindacale in Italia.