LAVENO MOMBELLO, 10 aprile 2025-E’ stata presentata questa mattina lla terza edizione del Festival della Meraviglia, l’atteso evento che animerà il Lago Maggiore dal 16 maggio con un programma ricco e stimolante. Rappresentanti delle istituzioni, organizzatori, partner culturali e numerosi esponenti della stampa si sono riuniti per scoprire in anteprima le novità e le direzioni creative di questa edizione, che promette di superare i confini geografici e disciplinari.
Il tema centrale del Festival 2025 è “In volo sui confini”. In un’epoca segnata da chiusure e individualismi, il Festival della Meraviglia ribalta la prospettiva, proponendo il confine non come una barriera invalicabile, ma come un fertile luogo d’incontro e di scambio. Il denso programma esplorerà e ridefinirà i limiti tra scienza e arte, filosofia e impresa, tessendo connessioni inedite tra individui, comunità e nazioni intere.
Il suggestivo scenario del Lago Maggiore si conferma il cuore pulsante di questo dialogo, trasformandosi in un vibrante palcoscenico dove la meraviglia diviene il punto di partenza per stimolare un pensiero critico e creativo sul mondo contemporaneo.
L’edizione 2025 si preannuncia come un vero e proprio crocevia di culture, discipline e generazioni. Il programma intreccerà incontri con personalità di spicco, coinvolgenti spettacoli, affascinanti mostre, emozionanti concerti, stimolanti attività scolastiche “OFF” e intimi momenti di dialogo “a tu per tu” con le sfide della contemporaneità.
Un elemento distintivo di quest’anno è la forte vocazione internazionale del Festival. Ospiti provenienti da Australia (AU), Belgio (BE), Svizzera (CH), Israele (IL), Italia (IT) e Stati Uniti (USA) porteranno prospettive uniche e stimolanti, arricchendo il dibattito e contribuendo a rendere la cultura un bene accessibile a tutti, superando le tradizionali frontiere territoriali.
Attraverso le diverse sezioni del programma emergeranno fil rouge tematici, veri e propri percorsi che connetteranno i vari eventi del Festival, invitando il pubblico a esplorare le molteplici sfaccettature del tema “In volo sui confini”.
L’inaugurazione ufficiale del Festival della Meraviglia 2025 è fissata per giovedì 16 maggio, con i primi appuntamenti del ricco calendario. Ad aprire le serate musicali di questa terza edizione sarà il talento del fisarmonicista Philippe Thuriot, promettendo un inizio all’insegna dell’emozione e della contaminazione sonora.
Il Festival della Meraviglia 2025 si preannuncia dunque come un appuntamento imperdibile per chi desidera esplorare il mondo attraverso nuove lenti, abbattendo i confini e celebrando la ricchezza dell’incontro e del dialogo.
L’inaugurazione ufficiale del Festival della Meraviglia 2025 è fissata per giovedì 16 maggio, con i primi appuntamenti del ricco calendario. Ad aprire le serate musicali di questa terza edizione sarà il talento del fisarmonicista Philippe Thuriot, promettendo un inizio all’insegna dell’emozione e della contaminazione sonora.
Il Festival della Meraviglia 2025 si preannuncia dunque come un appuntamento imperdibile per chi desidera esplorare il mondo attraverso nuove lenti, abbattendo i confini e celebrando la ricchezza dell’incontro e del dialogo.
I protagonisti e il programma nel dettaglio
Attraverso le varie sezioni del programma emergono diversi fil rouge, veri e propri percorsi tematici che collegano gli eventi del Festival. L’evento si aprirà giovedì 16 maggio con l’inaugurazione ufficiale del Festival e i primi appuntamenti del programma. Sarà il fisarmonicista di fama internazionale Philippe Thuriot a dare il via alle serate musicali di questa terza edizione, con un concerto che spazierà tra generi e tradizioni, incarnando perfettamente lo spirito di apertura del Festival.
Sabato 17 maggio si inaugureranno le mostre allestite in suggestive location del Lago Maggiore e si apriranno i dialoghi del pomeriggio, dedicati al confine tra arte e scienza: un incontro tra mondi che, contaminandosi, possono aiutarci a ripensare il nostro rapporto con la natura e con il sapere. Tra i protagonisti di questo stimolante confronto, l’architetto Riccardo Blumer che porterà la sua visione innovativa attraverso i progetti realizzati con i suoi studenti dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, e il filosofo Fabio Minazzi, che offrirà una chiave di lettura critica e profonda sul rapporto tra queste due discipline apparentemente distanti. La serata di sabato sarà allietata dalle sonorità eclettiche dell’attore e musicista statunitense Henry Camus, promettendo un’esperienza musicale coinvolgente e fuori dagli schemi.
Domenica 18 maggio, i dialoghi pomeridiani con la scrittrice e traduttrice Bette Sormani e l’esperto di politiche europee Giacomo Grassi si rifletteranno invece sui confini sociali: quelli che attraversano la nostra società, la famiglia, le comunità e perfino le nazioni, analizzando le dinamiche di inclusione ed esclusione e le sfide della convivenza civile. A concludere il pomeriggio di riflessione, l’amato attore Giuseppe Cederna ci inviterà ancora una volta ad alzare lo sguardo… verso il cielo, con un intervento poetico e ispiratore. La serata conclusiva del Festival sarà animata dall’attore e attivista Beppe Casales, che attraverso la musica e il racconto porterà sul palco storie di impegno civile e di superamento delle barriere. Sebbene le tre serate musicali affrontino temi diversi, saranno tutte magicamente legate dalla presenza trasversale e atemporale del genio di Johann Sebastian Bach, le cui composizioni faranno da filo conduttore, reinterpretate e omaggiate dai diversi artisti.
Tra i momenti più intensi del Festival, si segnala la proiezione del cortometraggio “UPSHOT”, vincitore del prestigioso Pardino d’oro al Festival di Locarno 2024, che offrirà una riflessione originale e toccante sulle conseguenze della guerra e sui confini umani e geografici che essa impone, culminando in un momento di assoluta meraviglia cinematografica. Il film sarà introdotto dalla scrittrice e saggista Maria Nadotti, figura di spicco nel panorama culturale italiano.
Spazio significativo sarà dedicato anche agli incontri “a tu per tu”, format intimo e coinvolgente in cui il pubblico potrà confrontarsi direttamente con esperti e personalità di rilievo su temi cruciali della contemporaneità. Si parlerà di Intelligenza Artificiale, esplorandone le potenzialità e i limiti, e della meraviglia delle montagne, raccontata dallo sguardo sensibile e appassionato del giornalista e scrittore Carlo Meazza.
Il Festival OFF: la voce delle nuove generazioni
Un’altra menzione significativa di quest’anno è la vivace partecipazione delle scuole nella preparazione del Festival OFF, un ricco programma di eventi collaterali che animerà le settimane precedenti all’inaugurazione ufficiale. Diverse classi del Liceo V. Sereni di Laveno e Luino e della scuola primaria Gianoli di Mombello presenteranno i loro lavori creativi davanti al grande pubblico, frutto di un percorso di riflessione e approfondimento sui temi del Festival. I giovani studenti si interrogheranno su questioni cruciali come “Servono i confini?”, affrontando problematiche contemporanee come l’impatto del “Fast Fashion” sull’ambiente e sulla società, e si cimenteranno nell’esecuzione di brani tratti dal “Falstaff” di Giuseppe Verdi, dimostrando una sorprendente versatilità artistica.
Un cielo condiviso: cultura e sport in volo
L’edizione del Festival 2025 si ispira anche al volo in senso letterale: il Festival anticipa infatti il Campionato Mondiale di Deltaplano, che si terrà a Laveno Mombello dall’1 al 14 giugno, creando un originale e inedito connubio tra cultura e sport. Questa sinergia sottolinea ulteriormente il tema dei “confini” intesi come punti di partenza per nuove sfide e orizzonti da conquistare, sia nel campo intellettuale che in quello sportivo, con lo sguardo rivolto verso un cielo che, idealmente, unisce tutti.