Greenpeace lancia il “Decalogo per Salvare il Pianeta”

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ROMA, 24 aprile 2025- Mentre il 2024 ha segnato il preoccupante superamento della soglia di 1,5 gradi di aumento delle temperature terrestri, limite di sicurezza indicato dalla comunità scientifica, Greenpeace lancia un appello urgente all’azione con il “Decalogo per salvare il Pianeta”. Una serie di raccomandazioni concrete e alla portata di tutti per invertire la rotta della crisi climatica e fare la differenza.

Tra i suggerimenti del decalogo spiccano la riduzione del consumo di carne e derivati per limitare l’impatto degli allevamenti intensivi, la scelta di trasporti sostenibili per abbattere le emissioni e l’adozione di uno stile di vita plastic-free, privilegiando soluzioni riutilizzabili. Gesti semplici, ma che, uniti all’impegno collettivo, possono contribuire a fermare una corsa verso l’autodistruzione i cui numeri sono allarmanti: ogni due secondi scompare l’equivalente di un campo di calcio di foreste e ogni anno oltre 45 mila persone muoiono prematuramente a causa dell’esposizione alle polveri sottili.

In questa cruciale battaglia contro il tempo, Greenpeace ricorda che ogni secondo e ogni essere vivente contano. Per questo, l’organizzazione invita i cittadini a compiere un gesto semplice ma fondamentale: donare il 5×1000 indicando il Codice Fiscale 97046630584 nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi.

«In un mondo sempre più segnato dalla crisi ambientale, ognuno di noi può fare la differenza, anche con gesti alla portata di tutti, come quelli indicati nel Decalogo, o come una firma nella dichiarazione dei redditi – ricorda Chiara Campione, Direttrice del Programma di Greenpeace Italia – Con il sostegno di tutti, possiamo continuare a denunciare chi deturpa i fiumi, i mari e le foreste, possiamo difenderci dalle cause milionarie delle aziende petrolifere, possiamo lottare contro i pesticidi che uccidono api e impollinatori, possiamo fermare gli allevamenti intensivi e condurre indagini indipendenti su sostanze tossiche pericolose per la nostra salute. E fin quando ci sarà anche solo un angolo di Pianeta in pericolo, noi non rimarremo in silenzio».

ENERGY TRANSFER CONTRO GREENPEACE: IL 5X1000 PER RESISTERE E FERMARE IL COUNTDOWN

Oggi più che mai, destinare il 5×1000 a Greenpeace assume un’importanza vitale. La gigantesca compagnia petrolifera Energy Transfer, il cui Presidente ha finanziato la campagna elettorale di Donald Trump, ha intentato una causa milionaria contro Greenpeace negli Stati Uniti e contro Greenpeace International. Una giuria in North Dakota si è espressa a favore di una condanna che, se confermata, porterebbe Greenpeace a pagare oltre 660 milioni di dollari in una causa definita pretestuosa dall’organizzazione.

«Destinare il 5×1000 a Greenpeace – sottolinea il Direttore esecutivo Giuseppe Onufrio – significa non limitarsi a sperare in un cambiamento, ma contribuire a realizzarlo». In un contesto globale segnato dall’ascesa di politici negazionisti della crisi climatica, il sostegno di ogni cittadino attraverso il 5×1000 diventa un atto di resistenza fondamentale per il futuro del pianeta.

L’IMPEGNO DI GREENPEACE PER SALVARE FORESTE, MARI E BIODIVERSITÀ

Greenpeace è in prima linea nella difesa di ecosistemi vitali per la sopravvivenza del pianeta. Tra il 1990 e il 2020, sono stati distrutti 420 milioni di ettari di foreste a livello globale, spesso per far spazio a pascoli e coltivazioni di mangimi. Queste foreste, cruciali per l’assorbimento di anidride carbonica e la protezione della biodiversità, sono minacciate da un incessante saccheggio. Grazie alla sua rete internazionale, Greenpeace è al fianco delle popolazioni indigene per difendere la foresta Amazzonica, documentando i crimini ambientali e denunciando le multinazionali responsabili.

Anche i mari versano in una situazione critica. La scienza indica la necessità di proteggere almeno il 30% delle acque marine entro il 2030 per garantirne la ripresa. Tuttavia, in Italia, meno dell’1% dei mari è efficacemente tutelato. Greenpeace si batte contro la plastica, la pesca industriale e le attività estrattive, promuovendo la creazione di una rete globale di aree marine protette e solcando gli oceani per denunciare chi inquina e distrugge.

Un altro fronte cruciale è la protezione degli impollinatori, come le api, da cui dipende un terzo del nostro cibo. L’organizzazione lotta contro le multinazionali per la messa al bando dei pesticidi dannosi e per un sistema alimentare più sano.

CRISI CLIMATICA: OBIETTIVO ZERO EMISSIONI ENTRO IL 2050

Gli eventi climatici estremi che stiamo vivendo sono una chiara indicazione dell’urgenza di agire. La soglia di 1,5°C, considerata il limite per evitare impatti disastrosi, è stata già superata nel 2024. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, è necessario un impegno radicale verso zero emissioni. Greenpeace lavora per rivoluzionare il sistema di produzione energetica, chiedendo alle aziende dei combustibili fossili di assumersi le proprie responsabilità.

UNA LEGGE PER BLOCCARE GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI

Gli allevamenti intensivi rappresentano una significativa fonte di emissioni di gas serra e mettono a rischio la salute del pianeta e degli animali. Greenpeace si batte per una legge che blocchi la costruzione di nuovi allevamenti intensivi e promuova una conversione ecologica di quelli esistenti.

Donare il 5×1000 a Greenpeace è una scelta concreta per difendere l’ambiente e costruire il futuro che vogliamo. Tutte le informazioni sono disponibili su https://5×1000.greenpeace.it/.