A Varese divieto ed emergenza sanitaria non vale per gli extracomunitari: tutti in gruppo in Piazza Repubblica come nulla fosse

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Gruppo di extracomunitari seduti sui gradoni nonostante il decreto

VARESE, 16 marzo 2020- di GIANNI BERALDO-

Il decreto che vieta assembramenti così come numerosi consigli istituzionali a non uscire di casa, non viene da tutti recepito come si dovrebbe. Anzi.

Questo accade in molte città del Paese dove giovani ma pure meno giovani vengono pizzicati e spesso sanzionati dalle Forze dell’ordine, in quanto non si attengono ad uno dei punti principali dell’ordinanza.

Purtroppo anche Varese non fa eccezione.

Ma questa volta protagonisti non sono varesini (questo bisogna dirlo) ma cittadini extracomunitari, che non di rado caraccollano in giro per la città infischiandosene dei divieti e della incolumità della loro vita così come quella degli altri, visto che il coronavirus non guarda in faccia nessuno senza distinguere le varie etnie o paesi di origine.

Come dimostra la foto scattata venerdí scorso verso le 13 in Piazza Repubblica e inviataci dall’ex coordinatore Lega Giovani, Stefano Angei, che immortala una decina di persone sedute sui gradoni di cui solo una con mascherina protettiva, mentre gli altri paiono confabulare senza mantenere le distanze di sicurezza come previsto dal protocollo.

Ora ci domandiamo come sia possibile che si creino gruppi di persone così numeroso, in una zona zona centrale della città e in un orario di punta della giornata.

Possibile che non vi siano dei controlli più rigidi considerato che qui si parla di emergenza sanitaria a livello nazionale ma non solo?

Domande che ovviamente giriamo a chi dovrebbe rendere pratiche certe ordinanze.

Vi è da aggiungere che controlli di questo tipo (a partire da venerdì scorso) in realtà vengono effettuati con scrupolosità, sia da parte della Polizia locale che da altre forze dell’ordine. Rimane il suggerimento di controllare meglio e con assiduità Piazza Repubblica, da sempre una delle zone più a rischio di Varese non solo per la diffusione del Covid-19.

redazione@varese7press.it