SARONNO, 14 aprile 2020-Il palcoscenico è muto. La platea vuota. Per il teatro non esiste il virtuale, esiste solo nella sua dimensione “dal vivo”. È la sua forza e la sua fragilità. Il teatro è per definizione presenza, fisicità, rapporto diretto con lo spettatore. Senza queste condizioni il teatro non vive. Questa è la condizione del teatro, questa è la condizione della vita. Questa è la condizione che il Covid-19 ci sottrae, che il Coronavirus ha cancellato.
La profonda emergenza che stiamo affrontando ha colpito in particolar modo il settore dello spettacolo dal vivo e il mondo della cultura in generale. La sospensione di tutti gli eventi e di ogni attività da parte del Governo, misura eccezionale ma necessaria, ha reso il lavoro di tutti davvero difficile.
Restiamo a casa, ma non restiamo fermi! In questo momento particolare e unico, il Teatro Giuditta Pasta non rimane immobile ma guarda al futuro. Stiamo cercando di mantenere tutti gli impegni presi, sia con le Compagnie di Produzione che con il nostro Pubblico. Vorremmo poter riprogrammare tutti gli spettacoli persi e stiamo cercando di contenere il più possibile i disagi e le perdite. Siamo in attesa di avere la data di riapertura dei teatri per capire come si possano riprogrammare gli eventi e intersecarli con una Nuova Stagione (eccezionale!) già pronta.
Purtroppo però le difficoltà ci sono e sono tante. Con le sale vuote, gli incassi azzerati e le prospettive incerte sul futuro è difficile andare avanti. Ma non molliamo. Proprio in questi giorni stiamo partecipando a numerosi bandi per recuperare importanti finanziamenti e capitali che ci permetteranno di ripartire con più slancio.
Non sarà facile rimettere in moto tutta il “sistema” Giuditta Pasta. Il nostro teatro non offre solo una stagione di spettacoli ma si nutre di tante attività collaterali e indispensabili come laboratori, matinée con le scuole, tavoli di lavoro, workshop, seminari, incontri oltre il sipario, conferenze, mostre e tanti eventi che rendono la nostra struttura un polo culturale a 360°.
Siamo pronti ad affrontare le sfide che ci riserverà il futuro forti soprattutto del sostegno e della vicinanza che stiamo ricevendo dall’Amministrazione Comunale sempre pronta ad ascoltare i nostri bisogni e a trasformarli in aiuti concreti.
Un altro punto di forza sul quale possiamo contare è il nostro amato pubblico. Sono numerose le attestazioni di stima e di affetto che i nostri spettatori ci stanno inviando a testimonianza non solo del legame che hanno con il Teatro ma anche della loro voglia di ritornare ad occupare le poltrone rosse e a respirare quel profumo inconfondibile di legno e velluto che fa vibrare le corde dell’anima. La grandezza del Giuditta Pasta è proprio questa: è il Teatro di tutti, è il Teatro della Città di Saronno, è un cuore che batte.
Siamo convinti che la ripartenza ci sarà e sarà forte la voglia di ricontrarsi e di riscoprirsi a teatro, una forma artistica unica capace come nessun’altra di leggere e interpretare questo difficile periodo esorcizzandolo e superandolo proprio attraverso le assi del palcoscenico.
Pensare al futuro del nostro Teatro, anche in questi tempi è un modo per colorare i nostri sguardi di quegli arcobaleni che dicono che dopo la tempesta arriva sempre il sereno.
“E proprio la cultura sarà uno strumento fondamentale per rilanciare l’Italia, una volta superato il contagio del Coronavirus. (…) Per produrre, sconfitto il contagio negativo di queste ore, quel contagio positivo che la cultura e che l’arte ci distribuiscono”.
E tutti noi ci auguriamo che questo contagio arrivi molto presto!
Anna Montani